Lamento della Beata Vergine

Title: Lamento della Beata Vergine
Collection: Musiche Sacre e Morali (1640)
Composer: Domenico Mazzocchi
Poet: Unknown
Publisher: Grignani, Lodovico
Patron: Olimpia Aldobrandini Borghese
Genre: Oratorio
Instrumentation: Canto, Alto, Tenore, Basso, Continuo
Link to digital source: © Biblioteca della musica di Bologna
Transcription: Lamento della Beata Vergine, 2020
Audio: Lamento della Beata Vergine - midi, 2020

1. Canto solo


O Dio, chi mi nasconde,
Il vago ond’ io sospiro?
Il chiamo, e non risponde,
Il cerco, e no’l rimiro,
Chi l’abbraccia, e l’accoglie,
Chi ‘l contende a quest’ occhi,  E chi me’l toglie?

Ohimè, che il cor si strugge,
In fra sospetto, e spene,
Lo spirito mi fugge,
Fuggito è ogni mio bene,
Sparito è il mio trastullo,
Perduto ho, lassa,
il mio divin Fanciullo.

O Figlie di Sionne,
Ch’errando ite per via,
Voi Vergini, voi Donne,
Voi prego in cortesia,
Date, datemi avviso,
Dove tanto splendor fa Paradiso.

2. Choro a’ 3


Dinne, oh Vergine bella,
Qual’ è questo Diletto,
Per cui d’auree quadrella,
Porti piagato il petto?
Che al desio de’ suoi sguardi,
Di dolore, e d’amor languisci,
Ed ardi, ed ardi.

3. Canto solo


Ancor non conoscete,
Il mio Sposo, il mio Figlio?
Se pur qual fia chiedete,
È candido, e vermiglio,
Non ha bellezza eguale,
Lingua, penna, pensier,
Tanto non fale.
Di Colombe amorose,
Ha le luci divine,
Ha le labra di Rose,
Ha d’Ambra, e d’Oro il crine,
Appo le guancie intatte,
Foran vil paragon,
Porpora, e latte.

Ma tu dolce Diletto,
Pupilla amata, e cara,
Tesoro pargoletto,
Di questa vita amara,
Deh per qual caso strano,
Dalle viscere tue stai si lontano?
Chi teco ohimè m’invola,
Ogni gioia, ogni pace?
Lassa, chi mi consola,
Se tu mio ben verace,
A me non ti riveli?
Dimmi, dimmi ove sei,
Perché ti celi?
Qual da me ti diparte,
Secreto, e chiuso loco?
Cercherò per trovarte,
Terra, e Cielo, Acqua, e Foco,
E nell’ Inferno andrei,
S’inferno esser potesse,
Ove tu sei.

Torna, deh torna almeno,
O gradito mio pegno,
Come da questo seno,
Già tuo nido, e sostegno,
S’Amor punto ti punge,
Dolce sospiro mio viver puoi lunge?
Ahi di cui mi lamento,
Forsennata, ch’io fui,
Ch’io non dovea momento,
Trar mai lunge da lui?
Oh mal cauto Giuseppe,
Che guardar tanto ben meco non seppe.
Tu ‘l guarda oh sommo Padre,
Tu difensore eterno,
E voi celesti squadre,
Con pietoso governo,
Tra le nemiche frodi,
Del vostro, e mio Signor siate custodi.